La sfida del PalaEstra finisce al tie break, vince Vibo 2-3

Vibo Valentia vince al tie break una sfida che va oltre le due ore e trenta minuti. E’ un match lunghissimo, con tantissime emozioni e colpi di scena. Siena vince il primo set, poi va sotto 1-2, reagisce e vince il quarto parziale portando la sfida al tie break. Al tie break lo scatto finale è dei calabresi che piazzano un break decisivo per la conquista della gara.

Primo set Questi i sestetti delle due squadre: la Emma Villas Siena è in campo con la diagonale composta dall’iraniano Marouf e dall’opposto Hernandez, le bande sono Ishikawa e Maruotti, al centro Gladyr e Mattei, libero è Giovi. Vibo Valentia risponde con Zhukouski in cabina di regia, Al Hachdadi opposto, gli schiacciatori sono Skrimov e Strohbach, al centro agiscono Mengozzi e Vitelli, in seconda linea a difendere c’è Marra.

La gara si apre immediatamente con l’ace di Todor Skrimov: lo schiacciatore bulgaro prosegue dunque sull’onda lunga della sfida vinta sette giorni fa contro Castellana Grotte quando aveva totalizzato 27 punti con 6 ace. Hernandez e Maruotti mettono a segno i primi punti, ma i calabresi piazzano un parziale al giro seguente con la battuta di Skrimov, che piazza ancora un ace. Mengozzi a rete è un fattore rilevante: il centrale della Tonno Callipo mette a segno due punti in bello stile, il secondo porta i suoi sul +3: 8-11. Gladyr dà due punti alla sua squadra, prima con una veloce potente e precisa e poi dai nove metri (10-12), il successivo errore di Al Hachdadi avvicina ancora i due team (11-12). C’è grande equilibrio in campo, Mattei fa vedere un grande colpo mentre Marouf è addirittura autore di una vera e propria magia.

Alla fine Siena mette la testa avanti quando Gladyr mura Skrimov prima di un altro errore della banda bulgara (21-19). Maruotti è freddo e da posto 4 non fallisce l’occasione. Sul punteggio di parità (23-23) Marouf serve Hernandez che non sbaglia e dà il set point a Siena. Si va però ai vantaggi; Gladyr prende proprio la riga e dopo una invasione in attacco dei biancoblu è nuovamente Hernandez a dare il vantaggio a Siena. Gli risponde per le rime l’opposto dei calabresi Mohamed Al Hachdadi (28-28). Alla fine il primo set parla biancoblu: Ishikawa realizza il 31-30, poi un errore difensivo di Vibo Valentia dà il primo set alla Emma Villas (32-30).

La Emma Villas ha attaccato con il 61%, ben 8 i punti in questo set da parte dell’opposto cubano Fernando Hernandez, 5 quelli del centrale ucraino Gladyr. Per Vibo Valentia sono stati 7 i punti di Skrimov, che ha attaccato con il 50%.

Secondo set Ancora Hernandez protagonista in maglia biancoblu, è lui a guidare l’attacco senese anche nel secondo parziale. Andrea Mattei urla di gioia per un muro vincente, Siena tenta l’allungo con il turno di servizio del solito Hernandez, che è autore dell’ace del 16-14. Vibo ribalta tutto e si porta sul +2, con Siena che commette errori di troppo in attacco (la percentuale in questo set scende al 50%) e che non riesce ad essere incisiva in battuta. Maruotti però guida la Emma Villas alla rimonta con tre punti in un amen e Siena è di nuovo lì (23-23). Stavolta tuttavia il servizio di Hernandez è di poco lungo e dà il set point agli ospiti. Che lo sfruttano: il palleggiatore Zhukouski serve bene, la ricezione senese non è perfetta e il tedesco Strohbach chiude il punto e con esso il set (23-25). Il tedesco è stato il miglior realizzatore dei suoi in questo parziale con 5 punti a segno e addirittura l’80% in attacco.

Terzo set Ishikawa e Maruotti producono un buon bottino di punti, così come Hernandez che trova anche un bel muro vincente. Imitato in questo anche da Mattei, che finalizza il 10-8 per Siena. La Emma Villas adesso dà spettacolo: prima la seconda di Marouf fa spellare le mani ai tifosi senesi presenti al PalaEstra, poi Ishikawa piazza una diagonale precisissima delle sue (13-9). Un altro “missile” del cubano della Emma Villas vale il 14-10 per i padroni di casa. Applausi anche per Gladyr, autore di un altro ace, il suo secondo della sfida (17-12). Vibo ha in campo Presta al centro e Barreto in banda insieme a Skrimov. Proprio lo schiacciatore brasiliano realizza in bello stile l’ace del -3 (20-17). Che poi diventa -2 quando Zhukouski mura Ishikawa (20-18). Mattei fa fare un altro passettino a Siena, ma Vibo impatta con Al Hachdadi che gioca sulle mani a muro di Yuki Ishikawa (21-21). Il servizio di Zhukouski produce l’ace del 22-23 però Siena con carattere ribalta di nuovo tutto: prima va a segno la veloce di Gladyr poi anche la schiacciata di Maruotti (24-23). Al Hachdadi porta ai vantaggi e l’ace del solito Skrimov dà un punto break a Vibo che così ha un set point (24-25). Coach Cichello inserisce Vedovotto al posto di Ishikawa. Skrimov stavolta sbaglia la battuta ed è di nuovo parità.

Uno dei momenti più belli della sfida è il tuffo di Saeid Marouf che vola a prendere un pallone in difesa; da lì nasce il punto di Maruotti che porta il risultato sul 26-25. Si prosegue con i vantaggi con Barreto protagonista tra i suoi e con Ishikawa che torna in campo al posto di Vedovotto. E’ un match dalle mille emozioni: Al Hachdadi schiaccia a terra il nuovo vantaggio vibonese, con Ishikawa che realizza l’ennesimo pareggio. E’ ancora il giapponese a salvare Siena da una situazione difficile con il muro del 30-30. E’ ancora un ace ad essere decisivo: lo mette a segno il palleggiatore Zhukouski.

Quarto set I nomi di Hernandez e di Maruotti risuonano in avvio di quarto parziale per le buone giocate del cubano e dell’azzurro. Poi Mattei piazza un altro muro-punto, il suo quarto in questa sfida. Hernandez martella e varia le direzione d’attacco mentre Mattei può esultare per un altro colpo meraviglioso. Un colpo pesante perché porta Siena sul +6 (18-12) ed è un vantaggio consistente. Che i biancoblu mantengono con i punti di Hernandez e Gladyr. Ci pensa il giapponese Yuki Ishikawa a portare il match al tie break con l’ace del 25-18.

Quinto set Vibo inizia bene il tie break (1-3). Mattei chiude dal centro per il 2-4 e un punto break arriva con Hernandez (3-4). Il cubano si carica sulle spalle la squadra, incitata dai 1.300 spettatori presenti al PalaEstra. Presta è molto bravo a murare Mattei per il nuovo vantaggio ospite (6-7). Al Hachdadi angola in maniera perfetta e le due squadre cambiano campo sul 7-8. Pareggia Gladyr (8-8). Le due squadre danno fondo a tutte le energie. Ishikawa in diagonale per il 10-10. Sul 12-11 coach Cichello mette dentro Vincenzo Spadavecchia. Ma ad essere decisivo è Gladyr che dai nove metri piazza l’ace del +2: 13-11. Al Hachdadi realizza il 13-12. Per Vibo Valentia entra Marsili che va in battuta. Presta mura Maruotti ed è match point per Vibo: 13-14. Poi Maruotti spara fuori (13-15).

 

Emma Villas Siena – Tonno Callipo Calabria Vibo Valentia 2-3 (32-30, 23-25, 30-32, 25-18, 13-15)

EMMA VILLAS SIENA: Giraudo, Cortesia, Spadavecchia, Marouf 2, Giovi (L), Gladyr 15, Vedovotto, Mattei 12, Ishikawa 13, Fedrizzi, Johansen, Maruotti 17, Hernandez 27. Coach: Cichello.

TONNO CALLIPO VIBO VALENTIA: Zhukouski 4, Marra (L), Cappio (L), Vitelli 4, Marsili, Skrimov 18, Barreto 10, Domagala, Al Hachdadi 25, Presta 3, Strohbach 12, Focosi, Mengozzi 7. Coach: Valentini.

Arbitri: Andrea Puecher, Rossella Piana.

NOTE. Video Check: nel primo set richiesto da Vibo Valentia sul 9-11 (decisione cambiata) e sul 30-29 (decisione cambiata), richiesto dall’arbitro sul 26-25; richiesto nel secondo set da Siena sul 23-24; richiesto nel terzo set da Vibo Valentia sul 5-2 e sul 9-7 e dall’arbitro sul 30-30; richiesto nel quarto set dall’arbitro sul 7-5.

Percentuali in attacco: Siena 53%, Vibo Valentia 46%. Positività in ricezione: Siena 50%, Vibo Valentia 43%. Ace: Siena 7, Vibo Valentia 9. Errori in battuta: Siena 21, Vibo Valentia 22. Muri punto: Siena 6, Vibo Valentia 13. Durata match: 2 ore e 34 minuti (42’, 27’, 40’, 25’, 20’).

Spettatori: 1.300.

Prima del match coach Juan Manuel Cichello è stato premiato come miglior allenatore dello scorso campionato di Serie A2. Il riconoscimento, assegnato dalla Legavolley, è stato consegnato sul taraflex dal Presidente della Emma Villas Siena, Giammarco Bisogno.

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